Quando la dignità è più forte del desiderio

Ci sono creature silenziose che portano dentro tempeste, ma all’esterno sembrano quiete. Anime che, come Jane Eyre, di Charlotte Brontë, custodiscono un fuoco antico, capace di dire “no” anche all’amore, se questo chiede in cambio la resa dell’anima. “Ho in me una forza che saprà tenere le redini se la felicità mi sarà offerta ad un prezzo che non potrò pagare”: è il sussurro fiero di chi non baratta la propria luce, neanche per il sole. Nella letteratura e nei miti, vivono figure che ci somigliano. Antigone, che sfida il potere per onorare l’amore. Cassandra, condannata a vedere la verità senza essere creduta. E poi donne moderne come Lisbeth Salander di Stieg Larsson, ferite ma invincibili. Come loro, anche tu hai imparato a rialzarti senza clamore, a lottare senza rumore. C’è una bellezza rara in chi continua a credere in sé stesso, anche quando tutto vacilla. È un’architettura invisibile che si costruisce giorno dopo giorno: fatta di rinunce, di scelte difficili, di dignità che non si piega. La forza vera non grida: resiste. E in quell’ostinato restare integri, c’è già tutta la vittoria.