L’artista risponde sulla scelta dei colori

di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia

Quesito rivolto al maestro Ariedo Lorenzone.

 

Caro Maestro Lorenzone, quali criteri bisogna adoperare nella scelta dei colori?

Ariedo Lorenzone, pittore e conduttore televisivo.

Ariedo Lorenzone, pittore e conduttore televisivo.

«Ecco, questa è una domanda interessante per poter dare utili consigli a chi si appresta a diventare un pittore. La scelta dei colori è importante e non bisogna mai cercare di risparmiare, come del resto nella scelta di pennelli, perché le setole devono essere morbide per stendere il colore sulla tela: ad esempio per un ritratto è consigliabile un pennello con setole di martora. Comunque, ritornando ai colori, sulla tavolozza vanno stesi i colori primari: giallo cadmio, rosso cadmio, blu oltremare, bianco titanio e nero. Questi servono per essere mescolati tra loro in modo da creare gli altri colori. Per riuscire ad ottenere gradazioni molto belle bisogna avere molta esperienza, perché i colori devono essere dosati minuziosamente. A volte, basta una punta di blu per creare dei colori speciali. Ad esempio, un colore che utilizzo molto è il rosso di Napoli, che unito al blu e al verde ha un risultato che stupisce. Le prime pennellate sulla tela vanno date con un colore diluito con molta acquaragia, anche perché prima di passare sopra le venature e i colpi di luce deve asciugare e se è spesso asciuga lentamente. La tela da dipingere deve essere posta in una posizione in cui si tiene presente da che parte arriva la luce, perché i colori vanno divisi in uno più chiaro e uno più scuro, questi due devono essere dosati in quantità uguale e si utilizza la spatola sulla tavolozza, per mescolare meglio. Quello che va evitato è il “prosciugo”, cioè una seconda pennellata su un colore non ancora asciutto, che crea opacità, ma il colore da ritoccare deve essere rigorosamente asciutto. Infatti, prima di danno delle pennellate di colore omogeneo, senza badare ai dettagli, che invece, vanno definiti con la seconda pennellata. Sono importanti anche le venature di colore che lasciano trasparire il colore donandogli un velo di trasparenza e di volume. Sono tutte tecniche che si imparano solo con la pratica e sono la costanza e la passione ad insegnare di volta in volta ad un artista come dosare i colori: molto spesso basta una quantità minima di un colore a rendere brillante un complementare, ad esempio ad un giallo e un blu va aggiunta una punta di verde.»

Queste spiegazioni del maestro Ariedo Lorenzone sembra rievocare una scena del noto film “La ragazza dall’orecchino di perla”, tratto dall’anonimo romanzo: in cui vi sono riprese e narrate tutte le azioni che vanno dalla lavorazione di quei colori che oggi troviamo comodamente in un tubetto, invece allora erano creati macinando pietre da mescolare con spezie e oli, fino alla fare delle pennellate e delle venature.

09

 

 

Per chi intende rivolgere quesiti ad Ariedo Lorenzone è possibile inviargli una email a pittorelorenzone@libero.it oppure contattarlo su Facebook nel suo profilo personale https://www.facebook.com/ariedo.lorenzone?fref=ts

Si consiglia di leggere anche: L’artista risponde su come eseguire un ritratto

Back to Top