Va a Mantova il titolo di Capitale italiana della cultura 2016

Va a Mantova il titolo di Capitale italiana della cultura 2016

di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia

 

Mantova diviene la Capitale italiana della cultura.

 

downloadMantova, città antica, di cui però non è possibile stabilire un’età certa, in quanto non vi sono reperti archeologi che permettono di datare la sua nascita. Secondo gli storici, però, si hanno notizie di un’origine Etrusca, attestanti la presenza di una città fortificata. Sono ricostruibili alcune tappe cronologiche importanti per lo sviluppo di questo centro urbano: nel X secolo divenne feudo dei Canossa; Nel tardo Medioevo sede del potere vescovile; La prima grande fase espansiva risale all’età comunale, alla fine del XII secolo.

Citata nella Divina Commedia, Inferno, da Dante, in cui è descritta come città fondata dalla profetessa Manto, figlia dell’indovino Tiresia: Tiresia fuggita da Tebe arrivò in una palude, in cui con le sue lacrime formò un lago. Qui trovò moglie, la divinità fluviale Tybris (Tevere), dai due nacque un figlio, Ocno, colui che fondò la città sulle sponde del fiume Mincio, chiamandola Mantua.

A questa città sono legati personaggi di spicco, come Publio Virgilio Marone, autore dell’Eneide, padre della letteratura latina. Sulla sua tomba, a Napoli, infatti appare un distico di lode in onore alla terra natia, con scritto: “Mantua me genuit” (Mantova mi generò). Virgilio, col passare degli anni è divenuto una presenza viva per questa città, paragonato addirittura ad un patrono pagano. Nel Medioevo la sua immagine era coniata sulle monete ed era stata posta una sua raffigurazione sulla facciata del Palazzo del Podestà.

Nel Rinascimento è stata significativa la presenza della famiglia Gonzaga, che ha influito sulla committenza per lo sviluppo urbano della città. Un periodo che ha visto attive le maestranze di maestri noti come Andrea Mantegna e Leon Battista Alberti. Un altro nome noto è quello di Giulio Romano arrivato a Mantova nel 1524 e a lui si deve la costruzione del Palazzo Te.

Vi è anche un aspetto leggendario legato a questa città: si narra, infatti che Longino, centurione romano, colui che aveva trafitto il cuore di Cristo crocefisso, abbia portato a Mantova alcune gocce del Preziosissimo sangue di Cristo. Quindi, Mantova, nel Medioevo è stata meta di pellegrinaggio, ma non solo, anche negli anni successivi ha visto la presenza di pellegrini, papi e imperatori, venuti a visitare quest’importante reliquia conservata tutt’ora nella cripta di Sant’Andrea e ogni Venerdì Santo è trasportata in una processione che attraversa le vie principali della città.

La scelta di eleggerla Capitale della Cultura italiana 2016 rende onore ad un luogo in cui convergono storia, letteratura, poesia, leggenda, arte, architettura e religione. Si potrebbe dire che Mantova abbia generato non solo Virgilio, ma anche la creatività umana in tutti gli artisti e personaggi storici che l’anno abitata.

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