Parole di Papa Francesco a medici e commercialisti

Parole di Papa Francesco a medici e commercialisti

di Tiziana Mazzaglia  @TMazzaglia

 

Insegnamenti del papa per percorrere la retta via nelle propria professione. Discorsi recenti ai medici e ai commercialisti.

images 1Compito del Papa è quello di guidare il suo popolo verso Dio, che è “via, verità e vita”. Le Sue omelie, i suoi discorsi trattano il concreto, la vita di tutti i giorni e se è vero che “la lingua taglia più di una lama”, le parole del papa separano nettamente ciò che è di Dio da ciò che non lo è, per illuminare menti e cuori. Come riporta un noto passo del Vangelo “non si possono servire due signori” e sono solo, anche, ma soprattutto, nella professione un cristiano deve saper applicare la volontà del Padre. In particolare, nel campo della medicina, in cui la scienza e la potenza dell’intelligenza umana, unita al progresso, si trova in bilico tra il poter sostituire Dio e il mettere in pratica la Sua volontà. Le parole di Bergoglio, nei confronti della medicina, hanno trattato le due tematiche, che da anni destano scompiglio e scandalo “eutanasia” e “aborto” e Le ha citate dicendo:  «Tante volte nella mia vita ho sentito obiezioni alla Chiesa, perché si oppone all’aborto, ho sempre risposto: No, non è un problema religioso o filosofico, è un fatto scientifico. Lì c’è una vita umana e non è lecito fare fuori una vita umana per risolvere un problema, non è questione di progresso: uccidere nel pensiero moderno e antico significa la stessa cosa. E ciò vale anche per l’eutanasia. Sappiamo che su tanti anziani, nella cultura dello scarto, si fa questa eutanasia nascosta. Ma anche l’eutanasia è peccato contro Dio Creatore. Se il giuramento di Ippocrate vi impegna ad essere sempre servitori della vita, il vi spinge oltre: ad amarla sempre e comunque, soprattutto quando necessita di particolari attenzioni e cure». Ai commercialisti, invece, ha chiesto di soccorrere umanamente i clienti guardando la loro condizione e le loro “vesti di sacco” che sono tutte le cause della crisi di oggi: «Siamo di fronte alla drammatica realtà di tante persone che hanno un’occupazione precaria, o che l’hanno perduta; di tante famiglie che ne pagano le conseguenze; di tanti giovani in cerca di un primo impiego e di un lavoro dignitoso (…) che significa andare incontro alla persona in difficoltà; esercitare quella creatività che ti permette di trovare soluzioni in situazioni bloccate; far valere le ragioni della dignità umana di fronte alle rigidità della burocrazia». Ci troviamo, quindi, in una situazione di emergenza, in cui non rimane più il tempo di riflettere, ma solo quello di mettere in pratica!

 

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