Merini ancora protagonista a Milano

di Tiziana Mazzaglia  @TMazzaglia

 

Alda Merini, la “poetessa dei navigli” è protagonista nella Sua Milano attraverso lo spettacolo “Mentre rubavo la vita”, in scena dal 24 ottobre al 2 novembre 2014, al Teatro Menotti.

unnamedLa musica paradisiaca del violino, l’energia della batteria, il canto dalle note, alte e penetranti, di Nuti e dalle note, basse e calde, della Guerritore, e soprattutto i versi di poesia e le immagini proiettate sul muro, come le scritte nella casa della Merini, sono i condimenti di uno spettacolo da vivere. Eleganti costumi variopinti da giochi di luci, movimenti di danza, sguardi e gestualità investono con delicatezza il pubblico. Monica offre tutta se stessa ad una catarsi che si eleva oltre il limite della propria ombra. La coppia Nuti-Guerritore stupisce in bravura e in sensibilità, con continui interventi di metateatro che inglobano il pubblico nello spettacolo rendendolo attivo in una compenetrazione di piani, che non ha né confini né barriere. Il tutto convive e converge in sintonia, per ridare battiti al cuore di una presenza che vivrà in eterno. Ed è la narrazione che irrompe tra tenerezza ed emozione; sono gli episodi, di cui Giovanni Nuti, colui a cui Alda ha lasciato le sue impronte, ne è testimone, che catturano l’attimo per renderlo eterno. Quella del maestro Nuti infatti, è una missione artistica finalizzata a rievocare una vita “intessuta di fili preziosi come la seta”. A Lui, la poetessa ha lasciato le sue orme sulla terra, come ci svela uno dei brani intitolato, appunto “Lascio a te queste impronte sulla terra”, composto dopo il dono di Alda a Giovanni di una scultura, in cui sono ricalcate le Sue mani. Uno spettacolo di una vita consumata tra passioni e sofferenze, ma sempre colorate di gioia: “voglio essere ricordata come la poetessa della gioia. (…) Suona Giovanni- diceva Alda”. Esperienze quotidiane tramutate in magia attraverso la poesia, la musica e il canto, come il fastidio de “La zanzara”, il cui testo trasporta nel passato, quando i vicini di casa della Merini stavano restaurando il solaio, per ingrandire l’appartamento e il rumore dei lavori era “un attentato alla letteratura”, perché non permettevano la tranquillità adatta a comporre versi. Sulla scena si animano emozioni e frammenti di una vita vissuta in tutte le sue sfaccettature assaporando tutto, anche l’inferno. “Confondere la merda con la cioccolata è un privilegio di persone colte”, dice un verso del brano “Una piccola ape furibonda” destinata ad illuminare tutti e non se stessa, in una forma di carità divina, di chi vive da tramite per il prossimo. Di Lei ci è raccontato che era sì furibonda, ma diceva che al mattino si svegliava in forma ed erano gli altri a deformarla. Una creatura “una gemma, una tempesta, una donna che disse cose notturne e delicate, una donna che non fu mai amata”. Mai amata come avrebbe meritato, ma fortunatamente ha incontrato chi ha saputo interpretare il Suo genio. Nuti racconta che in manicomio, un medico la proteggeva nascondendola e le permetteva di scrivere poesie, spronandola a non smettere di scrivere in un “regno tutto suo”. Vita di una donna “che regala sogni anche a costo di rimanerne priva e dona l’anima, perché un’anima da sola è una goccia d’acqua nel deserto (…) e quando ama ama per sempre!” Come dicono i versi della Merini che Nuti ha musicato appositamente per farli cantare a Monica Guerritore, il cui brano è da pochi giorni su ITunes (https://itun.es/it/bvkn3) e il video su YouTube. Uno spettacolo quindi, da vivere! Costruito da chi, “mentre rubava la vita”, stava solo raccogliendo doni da far cogliere ad un’infinità di animi.

Direzione musicale e tastiere: Stefano Cisotto.

Basso: Massimo Ciaccio.

Pianoforte: Daniele Ferretti.

Chitarra: Massimo Germini.

Batteria: Stefano Pescara.

Violino: Simone Rossetti Bazzaro.

Testo e drammaturgia di Monica Guerritore.

Costumi: Walter Azzini.

Disegno luci: Pietro Sperduti.

Programmazione video: Lucilla Mininno.

Fonico di sala: Max Capellini.

CDPM Sound Service.

Idea di Rossella Martini.

Produzione Sagapò e TieffeTeatro.

Per informazioni:

Dopo Milano, lo spettacolo sarà in scena, ancora a Genova, al Teatro Politeama il 4 novembre; Rimini, al Teatro Novelli il 9 novembre; Lugano, presso il Palazzo dei Congressi il 30 novembre.

http://www.mentrerubavolavita.it

 

Per approfondimenti:

Tiziana Mazzaglia, Giovanni Nuti: un Uomo che della poesia sa gustarne le vibrazioni, in «Lecanoedelweb», 11/09/2014 http://www.lecanoedelweb.it/giovanni-nuti-un-uomo-che-della-poesia-sa-gustarne-le-vibrazioni/

Tiziana Mazzaglia, Milano celebra Alda Merini con Giovanni Nuti e Monica Guerritore, in «Lecanoedelweb», 11/09/2014  http://www.lecanoedelweb.it/milano-celebra-alda-merini-con-giovanni-nuti-e-monica-guerritore/

Tiziana Mazzaglia, Le brutture del manicomio e la bellezza della poesia, in «Lecanoedelweb», 12/09/2014 http://www.lecanoedelweb.it/le-brutture-del-manicomio-e-la-bellezza-della-poesia/

Album:

Una piccola ape furibonda https://itun.es/it/9atSw

Rasoi di seta  https://itun.es/it/gb-Gz

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