L’inaugurazione del Salone Internazionale del libro a Torino: la cultura per costruire il futuro

L’inaugurazione del Salone Internazionale del libro a Torino: la cultura per costruire il futuro

di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia

 

14 maggio 2015: il Presidente della Repubblica Giorgio Mattarella inaugura il Salone Internazionale del libro a Torino.

 

Torino, XXVIII Salone Internazionale del libro, 14/05/2015, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il sindaco di Torino, Piero Fassino. Foto di ©Tiziana Mazzaglia

Torino, XXVIII Salone Internazionale del libro, 14/05/2015, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il sindaco di Torino, Piero Fassino. Foto di ©Tiziana Mazzaglia

Torino, dal 14 al 18 maggio 2015, ospita il XXVIII Salone Internazionale del libro e quest’anno il tema è “Italia, Salone delle Meraviglie”. All’inaugurazione è intervenuto Rolando Picchioni, presidente della fondazione per il libro la musica e la cultura, che ha ringraziato il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella e tutti gli altri partecipanti, nel suo discorso mi ha colpita la descrizione accurata del Salone visto come: «Un luogo diventato con gli anni un appuntamento imperdibile per la vita culturale italiana (…) cui il mondo guarda per interrogare la bussola della cultura dell’Italia d’oggi. Un capodanno librario, una grande festa tra amici per discutere civilmente insieme». Nel Suo discorso ha illustrato, poi, come la nostra società è sempre più assorbita dalla comunicazione virtuale e viene a scomparire il “noi”, perché ognuno vive più tempo isolato, senza un rapporto autentico e in questo contesto il Salone diviene un luogo di incontro concreto e vivo. Le meraviglie d’Italia, che danno nome e tema, sono, ha detto: «un senso del primato del nostro paese in un immaginario in cui i baricentri sono ormai dislocati altrove e spesso molto lontano». Nell’illustrare l’itinerario si è soffermato sull’importanza degli stand dedicati ai giovani e giovanissimi e che ha come tema il “prendere posizione”: un augurio ad andare oltre ad andare controcorrente senza cadere vittime della cultura di massa. Altri temi importanti sono quelli della grande guerra e l’editoria digitale, a cui sono dedicati spazi appositi. Infine, Picchioni a conclusione del Suo intervento ha ricordato una frase pronunciata dal Presidente Mattarella, pronunciata in occasione della scorsa Giornata Nazionale del libro: «Il tempo che ci sta alle spalle non tornerà, non saranno i nostalgici del passato a fare la storia, ma in questa nuova stagione dobbiamo saper portare quei tesori, quelle quei desideri speranze, quelle novità e quelle eredità che possono aiutarci a diventare artefici della nostra vita e costruttori di un nostro futuro». Il Direttore editoriale Ernesto Ferrero, che ha esordito dicendo: «È stato detto che il nostro tempo non ama il futuro non sa pensare e progettare il futuro, il Salone del libro è in controtendenza, con i suoi indici tutti al rialzo va controcorrente anche in questo. Per l’editoria italiana e internazionale il Salone è una sorta di specchio potenziato, l’invenzione del futuro è una sfida di ogni giorno e noi cerchiamo di accompagnarla e valorizzarla al meglio». Degli editori ha detto di come lavorano nella speranza di andare incontro a momenti positivi, guardano il futuro con ottimismo. Ha poi, definito il Salone come: «Un laboratorio di esperienze e idee, una pagina da scrivere insieme». Il sindaco di Torino Piero Fassino non ha mancato di sottolineare come gli undicimila editori, presenti, siano un numero record di tutti i saloni. Ed ha definito il Salone come «un pilastro culturale su cui il nostro paese costruisce la nostra identità». Il Presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, ha esordito dicendo che siamo qui in «una regione che sta tentando e sta riuscendo ad ostacolare le forze oscure, spesso irrazionali della crisi con una risorsa tradizionale dei piemontesi, “la voglia di lavorare”, unita insieme ad una grande voglia di futuro». La parola è poi passata al Ministro plenipotenziario incaricata d’affari in Italia per la Repubblica Federale di Germania, Susanne Schütz, rappresentante dello stato che è l’ospite d’onore, presente nel padiglione 3 con un grande stand interattivo e una partecipazione di oltre cinquanta editori. Lei ha manifestato il fine della collaborazione tra Italia e Germania: un desiderio di collaborare nel dare uno slancio alla lettura per entrambi i paesi, Germania e Italia, con nuovi punti di contatto, stimolo e dialogo. Infine, il Presidente della repubblica Italiana, Sergio Mattarella ha esposto un vero e proprio elogio alla lettura e ha evidenziato come, anche in periodo di crisi: «stanno emergendo nuove professionalità e si aprono nuovi spazi, l’intero sistema della comunicazione continua a vivere dentro un acceleratore, un turbine di mutamenti tanto veloci quanto radicali.  Cambiano i modi di produzione, cambiano le piattaforme i contenuti, ma ciò a cui non possiamo rinunciare è la ricchezza della lettura non possiamo privarci dei testi con i saperi che trasmettono, con i sentimenti che suscitano, con le verità che ci svelano con il pensiero critico che mettono in circolo. Leggere non è soltanto una ricchezza, una risorsa privata destinata al singolo individuo. Leggere è una ricchezza, una risorsa per la società è un bene comune, un antidoto all’appiattimento ed è vero ossigeno per le coscienze». Ha illustrato tanti concetti, il Suo intervento è stato denso ed emozionante, non sono mancate metafore, come una dal sapore realistico di Stendhal, che sosteneva “il romanzo è uno specchio con cui guardare le strade”, Mattarella ha detto che “la lettura è una finestra aperta per poter guardare il Mondo”.

Dr. Tiziana Mazzaglia, giornalista pubblicista.

Dr. Tiziana Mazzaglia, giornalista pubblicista.

Tutti gli interventi sono stati accomunati da un desiderio di costruire il futuro, nel dialogo, nella cultura e nella creatività, senza imitazioni, infatti, un altro argomento trattato al salone riguarda il diritto d’autore in rete, perché messo a rischio e bisognoso di essere tutelato. Questo XXVIII Salone si prefigge come un cantiere in cui poter costruire il nostro futuro.

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