“La buona scuola c’è già” allo stand MIUR del Salone Internazionale del libro di Torino

“La buona scuola c’è già” allo stand MIUR del Salone Internazionale del libro di Torino

di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia

 

Il preside, prof. Maurizio Carandini, della Scuola Media Pascoli di Valenza e il Dott. Fabrizio Manca, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte raccontano la buona scuola che già c’è da anni, Presso il Salone Internazionale del libro di Torino.

Dott.ssa Mariagrazia Caccamo del MIUR e il Dirigente Scolastico Prof. Maurizio Carandini, della Scuola Media Pascoli di Valenza, con il  gioiello Expo, realizzato dagli alunni e vincitore del bando di concorso.

Dott.ssa Mariagrazia Caccamo del MIUR e il Dirigente Scolastico Prof. Maurizio Carandini, della Scuola Media Pascoli di Valenza, con il gioiello Expo, realizzato dagli alunni e vincitore del bando di concorso. Foto di ©Tiziana Mazzaglia.

La presenza del MIUR al Salone Internazionale del libro è già al quindicesimo anno e oggi ha inaugurato l’evento con le arti della musica, pittura e oreficeria, ovvero con delle “meraviglie” del genio umano decantate già nel titolo di questo salone: ” Italia, Salone delle Meraviglie”. Gli studenti della Scuola Media Pascoli di Valenza hanno aperto l’esibizione con “l’Inno d’Italia” dedicato al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ed è stato presentato un bracciale realizzato su un disegno dei ragazzi, che è risultato vincitore ad un bando di Expo, mentre altri ragazzi erano intenti a realizzare opere artistiche dal vivo, in particolare opere d’arte-terapia, una tecnica sperimentale che questa scuola porta avanti grazie ai suoi insegnanti.  Il preside Maurizio Carandini era orgoglioso della Sua scuola, che è già una buona scuola, anzi eccellente, infatti è stata premiata come tale. Il dott. Fabrizio Manca, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, rappresentante del MIUR (Ministero Istruzione Università e Ricerca) mi ha raccontato:

«Il presidente Mattarella, questa mattina all’inaugurazione del Salone ha detto che le scuole hanno un ruolo importante e fondamentale nel rilancio della lettura. Ci sono progetti che le scuole stanno attuando e alcuni riguardano la ristrutturazione delle biblioteche scolastiche, come luogo di costruzione del pensiero, conservazione del pensiero. Ancora, come più volte il Presidente della Repubblica ci ha invitati, oggi, a fare, la cultura serve per guardare al futuro e per costruire il futuro basandoci sugli insegnamenti e sulla memoria del passato. Noi del MIUR lavoriamo a supporto delle scuole, anche da questo punto di vista. Questo stand è stato configurato per dare un segnale ben preciso: il nostro stand è aperto, non ci sono spazi chiusi è una sorta di agorà in rappresentanza proprio della scuola che vuole essere aperta, inclusiva, si vuole confrontare e integrare con il resto del mondo. Questo è il significato che abbiamo voluto portare qui al Salone Internazionale del libro ed è evidente già nello spazio scenografico di cui la scuola è protagonista con le cose che realmente fa. Qui noi non raccontiamo delle storie, ma siamo testimoni di come le scuole stanno lavorando. Mostriamo i frutti dei laboratori didattici che sono già dentro le scuole e sono laboratori dell’innovazione. I ragazzi riproducono in questo spazio la didattica che hanno assimilato e che assimilano tutti i giorni sui banchi di scuola, quindi, questo è un esempio pratico e noi qua rappresentiamo la buona scuola, che c’è già».

Uno stand di tutto prestigio da visitare con stupore e con gratitudine verso signore scuole, in cui i docenti seminano e i ragazzi con la loro vita raccolgono i frutti, frutti che sono concreti e che chiunque visiterà il Salone Internazionale del libro a Torino potrà vedere, ascoltare e respirare.

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Gioiello realizzato dalla Scuola Media Pascoli di Valenza, foto di ©Tiziana Mazzaglia.

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