Intervista al prof. Massimo Depaoli, Sindaco di Pavia

Intervista al prof. Massimo Depaoli, Sindaco di Pavia

di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia

 

Pavia: Cultura, scuola, arte, rapporti con la Cina e manutenzione della città.

La ringrazio per aver accettato la mia intervista e visto che Lei è stato docente di lettere colgo l’occasione per chiederLe cosa pensa del DDL “buona scuola”?

In foto il prof. Massimo Dapaoli, Sindaco di Pavia, 23/06/2015 ©Luca Laversa.

In foto il prof. Massimo Dapaoli, Sindaco di Pavia, 23/06/2015 ©Luca Laversa.

«Devo confessare che ho varie perplessità su questo progetto, perché mi sembra che non vada a toccare i problemi più reali, più urgenti della scuola e contiene alcuni elementi molto discutibili: come quello della chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici.  Purtroppo, conoscendo un po’ la struttura della scuola in Italia ed anche il rapporto dei docenti con i genitori, temo ci sia il forte rischio che si creino delle scuole di serie A e di serie B e questo non va bene, naturalmente, per i ragazzi. Per gli studenti è utile avere un quadro variegato di insegnanti e il sistema delle graduatorie, anche se è un sistema discutibile, è sempre un qualcosa che garantisce l’alternanza dell’entrata in ruolo. Quindi penso che si debbano apportare correzioni in corso d’opera».

Una seconda domanda riguarda l’arte a Pavia e i nuovi rapporti con i musei esteri, come nel caso della mostra, in corso, “Da Degas a Picasso”?

Arazzo della Battaglia di Pavia, 525x266 cm, Museo di Capodimonte, attualmente esposto a Pavia, presso i Musei Civici

Arazzo della Battaglia di Pavia, 525×266 cm, Museo di Capodimonte, attualmente esposto a Pavia, presso i Musei Civici

«Abbiamo cercato, in questi anni, di aprire gli spazi espositivi del Castello a mostre di questo tipo, quella che lei citava “Da Degas a Picasso” è una mostra con opere provenienti dal Johannesburg Art Gallery (Sudafrica). Abbiamo ritenuto che fosse un’occasione per molti, pavesi e non, di vedere opere che altrimenti difficilmente verrebbero viste, data la loro collocazione attuale. Sono opere, che tra l’altro, rappresentano un arco di tempo e di autori molto vasto e di un periodo cruciale dell’Ottocento e del Novecento e anche se non ci sono opere di straordinario richiamo, io trovo che, però la qualità media della mostra sia invece, di un livello molto alto. Aggiungo poi, che non dall’estero, ma da Capodimonte, abbiamo portato l’arazzo della Battaglia di Pavia, sul quale è stato allestito un percorso espositivo, secondo me davvero di un livello assoluto e sta ottenendo riscontri molto, molto positivi, perché si viene guidati alla visione di questo arazzo in modo tale che si riesce a riprenderlo perfettamente. Queste sono due sfide che abbiamo giocato e al momento i visitatori stanno rispondendo».

Dopo l’arte, il cinema e il rapporto di Pavia con la Cina?

Keung Kwok Man, Maria Grazia Cucinotta, Tiziana Mazzaglia. Foto scattata sul set di "Magic Card" il 09/04/2015. Riproduzione riservata ©Lecanoedelweb

Keung Kwok Man, Maria Grazia Cucinotta, Tiziana Mazzaglia. Foto scattata sul set di “Magic Card” il 09/04/2015. Riproduzione riservata ©Lecanoedelweb

«Dall’anno scorso con l’acquisto del Pavia calcio da parte di imprenditori cinesi si è reso ancora più visibile questo rapporto, che però già esisteva, perché ad esempio l’Università degli Studi di Pavia, attraverso le facoltà di ingegneria e di architettura aveva un legame con Shanghai. È vero, però che da quando il presidente Zhu ha acquisito la società di calcio, c’è stato un arrivo di imprenditori, di troupe cinematografiche e l’interesse della Cina per Pavia è cresciuto in modo esponenziale. È vero che siamo in una fase iniziale di prodotti di massa, però va benissimo, secondo me: cioè il film “Magic Card” e il reality che si sta girando in questi giorni a Pavia sono destinati ad un pubblico vasto soprattutto di cinesi, però noi abbiamo la straordinaria opportunità di fare conoscere Pavia al mondo. Spesso, devo aggiungere che nemmeno i milanesi conoscono Pavia, è la cosa è un po’ curiosa, perché siamo a nemmeno 40 km, a venti minuti di treno, grazie agli S13, eppure trovo ancora adesso persone che da Milano arrivano a Pavia e scoprono, magari non San Michele e San Pietro in Ciel d’oro che tutti conoscono, ma San Teodoro e altri monumenti. Significa quindi che c’è ancora molto da fare per la promozione della nostra città».

Un aspetto, invece negativo, di Pavia sono le numerose buche, cosa dice a riguardo?

Buca pavese, foto di ©Tiziana Mazzaglia.

Buca pavese, diametro 50 cm, zona Cascina Pelizza, foto di ©Tiziana Mazzaglia.

«Uno dei temi che toccano più spesso i cittadini, anche quando mi muovo per la città è quello della manutenzione che riguarda le strade, i marciapiedi, oppure il verde. Sul verde ho avuto modo di dire molte volte che abbiamo riscontrato alcuni ritardi e stiamo recuperando adesso, per cui al momento la situazione è ancora in evoluzione. Contiamo di finire con l’anno prossimo o comunque per la fine di quest’ anno. Sulla manutenzione, purtroppo capisco il problema e va detto che le risorse che abbiamo su quello non sono poi così consistenti. Noi cerchiamo di programmare gli interventi, per evitare che la situazione degeneri, per cui ogni anno abbiamo un programma nei mesi estivi ed anche quest’anno lo abbiamo, d’intervento di asfaltatura di strade e marciapiedi. Personalmente, l’indicazione che ho dato è quella di privilegiare i marciapiedi, perché sui marciapiedi camminano persone anziane, bambini, giovani e quindi bisogna stare più attenti. Non sappiamo se basterà, ci sono situazioni difficili, è vero, ma cerchiamo almeno di tamponare i casi più clamorosi per cercare di evitare che avvengano incidenti. Si tratta di un intervento costoso per il comune e chiedo comprensione solo su questo».

L’intervista si è svolta martedì 23 giugno 2015 alle ore 16,30 presso l’ufficio del Sindaco, prof. Massimo Depaoli, al I piano, Palazzo Mezzabarba, P.zza Municipio n. 2, Pavia.

 

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