Hayez mostra la bellezza storica di Milano

Hayez mostra la bellezza storica di Milano

di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia

 

Hayez e la sua espressione del romanticismo italiano sarà presente dal prossimo 6 novembre fino al 21 febbraio negli spazi monumentali della Galleria d’Italia.

imagesL’esperienza del romanticismo ha denotato un riflesso della bellezza in ogni altro campo: un filosofo tedesco, Georg Wilhelm Hegel aveva scritto in Lezioni sull’Estetica, pubblicate a Berlino nel 1832, che «nella rappresentazione dell’arte romantica si hanno tutte le sfere della vita e tutte le apparenze: il grandissimo, il piccolissimo, l’altissimo e il vilissimo, la moralità, l’immoralità e il male». Milano nel XVII secolo, era stata particolarmente influenza dalla presente attività di Francesco Hayez, (10 febbraio 1791- 21 dicembre 1882) ricordato dal prossimo 6 novembre fino al 21 febbraio negli spazi monumentali della Galleria d’Italia, con oltre centoventi opere, provenienti non solo da altri musei, ma principalmente da collezioni pubbliche e private: vi saranno il famoso “Bacio”, il ritratto del Manzoni e opere d’ispirazione storica, sacra e mitologica. Si tratta di una pittura che privilegia le origini e gli affetti familiari, sentimenti religiosi e patriottismo, in cui gli italiani non possono che riconoscersi e chi non è italiano può comprendere la storia e lo spirito del nostro paese. Una mostra che si pone non solo come esposizione di bellezza, ma d’una bellezza che segna la storia italiana. La presenza di Hayez a Milano aveva esaltato, attraverso la sua arte, l’ideologia della committenza aristocratico liberale: espressa dall’artista attraverso ritratti che denotano aspetti psicologico e si pongono, quindi, in dialogo con lo spettatore per comunicare quanto vi era nel loro animo.

 

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