Medicina legale: origine, evoluzione e competenze

di Tiziana Mazzaglia  @TMazzaglia

 

Dott.ssa Antonella Milana, ospite a “Piazza Verga” il salotto sulla Giustizia.

 

Codice_di_hammurabi_01Il medico legale è più medico o più legale? La risposta è stata data durante la 31ª puntata di “Piazza Verga”, il salotto della Giustizia in onda direttamente da Catania su canale 215 di Sestarete. L’ospite è stata la dott.ssa Antonella Milana, che oltre ad aver scelto questa professione per passione, ha anche avuto in casa l’esempio del padre, prof. Vincenzo Milana, docente presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Catania. Quello che è importante nella formazione del medico legale -chiarisce la dott.ssa Milana- è l’essere prima di tutto medico esperto in diagnostica e in clinica, perché in medicina è difficile discernere ed entrare nel caso in maniera analitica e clinica, le variabili sono tante: «non si può formare un medico legale solo con l’approccio al testo, ma è indispensabile la pratica». Bisogna, anche, conoscere i segni che lasciano le diverse armi es. stabilire se un fatto delittuoso è di natura colposa o volontaria. Nel caso dell’autopsia -spiega la dottoressa- si tratta di un momento fondamentale dello studio per arrivare alle cause del decesso: «l’analisi del cadavere inizia con un esame esterno, alla ricerca di segni, per poi arrivare ad un esame degli organi interni, il tutto è indispensabile ad avere certezza delle cause del decesso, certo non è facile e non ci si può abituare». Durante la puntata sono stati approfonditi altri aspetti, come la temperatura corporea e la valutazione oraria del decesso. Quest’ultimo è fallace, ma serve come parametro e va a completare altri dati circostanti. Un altro punto saliente della conversazione tra la dott. Milana e l’avv. Lipera, al salotto della Giustizia, è stato l’origine della medicina legale come disciplina. Oggi, siamo abituati a sentire parlare di medico legale in caso di infortunio, di cronaca, di malattia lavorativa, di autopsia, e crediamo, sbagliando, di avere a che fare con una professione nuova: «Il medico legale è una figura professionale che si occupa di tutti quegli aspetti in cui la medicina entra in contatto con la legge, quindi possiamo dire che il medico legale valuta la medicina  “sub specie iuris” e questo avviene a 360º:  sia nella tutela del diritto alla salute del cittadino sia il diritto alla libertà, ma anche in ambito prettamente forense, per ricostruire l’identità biologica di un individuo. Ad esempio, nella scena del delitto, nella raccolta delle prove, che sono utili a rivelare la presenza di un individuo sulla scena. Quindi, si tratta di una branca estremamente vasta e che fonda le sue radici nell’antichità, perché già nel codice di Hammurabi, codice Babilonese del 1700 a.C. circa, vi è scritto che se un medico pratica un intervento con un coltello di rame e il paziente muore, il medico paga con il taglio della mano». Qui si parla del concetto di “colpa professionale” in cui la medicina legale risponde ad un’esigenza di giustizia grazie al convergere del pensiero di medici e giuristi al fine di tutelare i cittadini». Altre testimonianze storiche risalgano, ad esempio, alla cultura Egizia (2780-2680 a. C. circa): archeologi e storici che hanno analizzato i reperti hanno trovato testimonianze di pratiche elevate della medicina, come otturazioni di denti. Risalendo all’età tardo romano del 130-325, invece si hanno addirittura dei documenti in cui sono riportati casi di lesioni personali, infortuni, visite fiscali e risarcimento di danni. Nel codice degli Hittiti del 1460-1200 a. C. si parla di omicidio, percosse, aborto, stupro, adulterio, bestialità. Lo stesso nel codice degli Assisi del 1112-612 a.C. cita ancora l’aborto procurato, le lesioni personali e altro. Anche il popolo degli Ebrei ha trattato temi come l’omicidio, l’aborto e lo stupro nelle fonti di diritto giudaico dando, così, notizia di medici giudici, cioè quello che comunemente, oggi, chiamiamo “medico legale”. Nel periodo della Grecia classica ritroviamo il noto filosofo Hippocrate autore della deontologia medica (ancora oggi il testo è adoperato come giuramento del medico) citato, poi, nella Roma antica: «propter auctorìtatem doctissimi Hippocratìs». Insomma, una storia sempre antica e sempre nuova a cui gli uomini hanno dedicato attenzione particolare. Nel corso della puntata non sono mancati i chiarimenti per i giovani, che oggi pensano di intraprendere questa professione ed ha spiegato la dott.ssa Milana: «occorre studiare in tutto ben undici anni laureandosi in medicina e poi proseguendo con un corso di specializzazione in medica legale». Una professione che richiede una vera, profonda e motivata passione i cui sbocchi possono essere tanti e sempre a fianco della Giustizia.

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