Furto al museo: normative e prevenzione

Furto al museo: normative e prevenzione

di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia

Furto di diciassette opere d’arte al Museo di Castelvecchio, Verona.

La tutela, la salvaguardia e la conservazione in campo museale ha anche il compito di prevenire i furti, eppure, giorno 19 novembre 2015, sono state rubate ben diciassette quadri nel Museo di Castelvecchio a Verona. Si tratta di:

  1.  Antonio Pisano detto Pisanello, Madonna col bambino, detta Madonna della
    quaglia, tempera su tavola, cm 54×32, inv. 164-1B0090 – valore: euro 4.000.000
  2. Jacopo Bellini, San Girolamo penitente, tempera su tavola, cm 95×65, inv. 876-
    1B0306 – valore: euro 2.000.000
  3. Andrea Mantegna, Sacra Famiglia con una santa, tempera su tela, cm 76×55,5,
    inv. 855-1B0087 – valore: euro 4.000.000
  4. Giovanni Francesco Caroto, Ritratto di giovane con disegno infantile, olio su tavola,
    cm 37×29, inv. 5519-1B0130 – valore: euro 2.000.000
  5. Giovanni Francesco Caroto, Ritratto di giovane monaco benedettino, olio su tela,
    cm 43×33, inv. 1407-1B0142 – valore: euro 200.000
  6. Jacopo Tintoretto, Madonna allattante, olio su tela, cm 89×76, inv. 1285-1B1623
    – valore: euro 500.000
  7. Jacopo Tintoretto, Trasporto dell’arca dell’alleanza, olio su tavola, cm 28×80, inv.
    263-1B0227 – valore: euro 100.000
  8. Jacopo Tintoretto, Banchetto di Baltassar, olio su tavola, cm 26,5×79, inv. 264-
    1B0229- valore: euro 100.000
  9. Jacopo Tintoretto, Sansone, olio su tavola, cm 26,5×79, inv. 265-1B0228
    – valore: euro 100.000
  10. Jacopo Tintoretto, Giudizio di Salomone, olio su tavola, cm 26,5×79,5, inv. 266-
    1B0230- valore euro100.000
  11. Cerchia di Jacopo Tintoretto, Ritratto maschile, olio su tela, cm 54×44, inv. 44381-
    1B4013 – valore: euro 150.000
  12. Domenico Tintoretto, Ritratto di Marco Pasqualigo, olio su tela, cm 48×40, inv.
    6707-1B0158 – valore: euro 500.000
  13. Bottega di Domenico Tintoretto, Ritratto di ammiraglio veneziano, olio su tela, cm
    110×89, inv. 1602-1B0710 – valore: euro 100.000
  14. Peter Paul Rubens, Dama delle licnidi, olio su tela, cm 76×60, inv. 1779-1B0166 –
    valore: euro 1.500.000
  15. Hans de Jode, Paesaggio, olio su tela, cm 70×99, inv. 6275-1B0685 – valore:
    euro 200.000
  16. Hans de Jode, Porto di mare, olio su tela, cm 70×99, inv. 6273-1B0680 – valore:
    euro 200.000
  17. Giovanni Benini, Ritratto di Girolamo Pompei, olio su tela, cm 85×63, inv. 45793-
    1B4017 – valore: euro 5.000

 

In ogni museo il direttore nomina un responsabile addetto alla sicurezza, secondo l’art. 10 del D.M. 569/1992: «Il soggetto che, a qualsiasi titolo, ha la disponibilità di un edificio disciplinato dal presente regolamento, deve nominare il responsabile delle attività svolte al suo interno (direttore del museo) e il responsabile tecnico addetto alla sicurezza. Il responsabile dell’attività è, comunque tenuto a verificare il rispetto della normativa sulla sicurezza dei locali. Egli, in particolare, deve verificare che: a) non siano superati i parametri per l’affollamento di cui al precedente art. 3. comma 3 (…); b) siano agibili e mantenuti sgombri da ostacoli i percorsi di deflusso delle persone; c)siano rispettate le condizioni di esercizio in occasione di manutenzione, risistemazione e il restauro dei locali e dei beni posti al loro interno (…)».

Secondo quanto riporta il “Manuale di Museologia” a cura di Maria laura Tomea Gavazzoli, ed. Etas, 2003, pg. 55, 56.

«Il furto, anche quando è seguito dal recupero dei beni e le circostanze fossero state eccezionali rispetto alla prevenzione possibile, è sempre un trauma perché evidenzia un’inefficienza dell’istituto nei riguardi di un punto fondamentale dei suoi fini. Ogni museo, in diverse fasi del suo ciclo evolutivo, può essere costretto a rallentare la ricerca scientifica e la divulgazione del sapere, così come può essere obbligato a chiudere al pubblico l’esposizione permanente, ma non può mai interrompere, neppure per un’ora, le azioni di tutela del furto. La custodia del patrimonio museale deve essere assicurata 24 ore su 24, per tutti i giorni dell’anno, e viene considerata, in sede contrattuale, un servizio essenziale per la collettività, rispetto al quale anche il diritto di sciopero incontra delle regolamentazioni. Nessuna misura di protezione deve essere scartata, da quella più semplice fino alla più sofisticata; l’una non esclude l’altra, perché misure cautelative di progressivo impatto e complessività rispondono a diverse categorie di possibili ladri, dal ragazzino che in visita scolastica fa una bravata, al professionista che agisce su commissione. Un piano di tutela del furto deve impostarsi sulle circostanze e tipologie dei sinistri possibili, che richiedono misure di prevenzione diverse: – opere esposte, a museo chiuso. Protezioni meccaniche ed elettroniche; presenza o reperibilità costante di custodi referenti, custode di sede con alloggio; collegamenti immediati con le Forze dell’Ordine. Misure aggiuntive: illuminazione perimetrale, telecamere con registrazione, ronde armate, sopralluoghi esterni affidati a istituti di vigilanza. -Opere esposte, durante l’orario di visita. Controllo degli accessi, deposito borse e contenitori personali, equilibrio numerico fra i visitatori e i custodi, organizzazione di idonei turni del personale; controlli e allarmi elettronici di vario topo; telecamere con registrazione; accorgimenti di allestimento sulle appenderie, sulla chiusura delle vetrine, sui dissuasori di arredo; attenzione alle zone non visibili, nascoste da strutture di allestimento, o dallo stesso materiale esposto. possibilità di comunicazione telefonica interna fra sale e guardiania. (…)».

Ancora, in caso di furto (Id. pg.59):

«Le norme prevedono: -la denuncia alla Questura o ai Carabinieri con inventario e documentazione fotografica dei pezzi rubati; -la denuncia alla Compagnia Assicuratrice; -il rapporto alla soprintendenza competente per i materiali sottratti; -la trasmissione delle schede previste, secondo il modello normalizzato, al Nucleo per il recupero delle Opere d’Arte dei Carabinieri, responsabile per territorio, per l’immissione nella rete informatica dell’Interpol. Oltre a questi obblighi di legge, possono essere prese altre misure facoltative che favoriscano la diffusione dell’informazione sul turto al mercato antiquario e ai musei o l’acquisizione di informazioni sui possibili canali di movimento.»

Galleria fotografia delle opere rubate:

 

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