24 Maggio: cento anni dalla grande guerra 1915-1918

24 Maggio: cento anni dalla grande guerra 1915-1918

di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia

 

Anniversario dei cento anni trascorsi dalla grande guerra. Discorsi di Papa Bergoglio e del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Una fonte storica.

MapGen02Il 24 maggio è l’anniversario dell’ingresso dell’Italia nella seconda guerra mondiale, quella grande guerra che di grandioso non ha nulla tranne che la distruzione e la morte. Ricordata da Papa Bergoglio come una “stage inutile”. Il Presidente della Repubblica, per l’occasione ha deposto una corona sull’Altare della Patria a Roma e poi ha reso omaggio ai caduti presso Monte San Michele. Nel Suo discorso ha rivolto al popolo parole concrete e decise: «Dopo quella guerra nulla fu uguale a prima, non dobbiamo avere paura della verità, senza la verità, senza la ricerca storica, la memoria storica sarebbe destinata ad impallidire e le celebrazioni sarebbero destinate a diventare un vano esercizio retorico». Molti sono stati gli eventi e le mostre organizzate in tutta Italia, in particolare mostre fotografiche, finalizzate a fermare quel tempo nelle memorie di tutti come oggetto di sana riflessione davanti al pericolo che comporta ogni guerra.

Gianni Oliva in Storia degli Alpini, Milano, Rizzoli 1985 ha scritto:

«Il livello raggiunto nel 1914-18 dallo sviluppo industriale metteva a disposizione degli eserciti mezzi distruttivi di elevata potenza, tecnologicamente abbastanza semplici per poter essere riprodotti su larga scala da tutti i belligeranti senza differenze rilevanti (…) l’insufficiente progresso della motorizzazione permetteva all’artiglieria (ancora dipendente dal traino animale, oppure affidata a trattori di scarse prestazioni) di esercitare la sua terribile azione distruttiva solo su aree molto ridotte, impedendo qualsiasi avanzata in profondità:  carri armati e arei, i soli mezzi in rapida evoluzione tecnologica per pensare in misura decisiva sulle sorti delle grandi battaglie».

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