Quando l’ironia era permessa: S’ i’ fosse fuoco…

Quando l’ironia era permessa: S’ i’ fosse fuoco…

di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia

Sonetto di Cecco Angiolieri di ironia sulla situazione della società del suo tempo. Analisi metrica, del testo e parafrasi.

 

S’i’ fosse fuoco, arderei ‘l mondo;  A

s’i’ fosse vento, lo tempesterei;       B

s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei;    B

s’i’ fosse Dio, mandareil’en profondo; A

 

s’i’ fosse papa, allor serei giocondo, A

chè tutti cristiani imbrigarei;            B

s’i’ fosse ‘mperator, ben lo farei:     B

a tutti taglierei lo capo a tondo.       A

 

S’i’ fosse morte, andarei a mi’ padre; C

s’i’ fosse vita, non starei, con lui:        D

similmente faria da mi’ madre.            C

 

S’i’ fosse Cecco, com’i’ sono e fui,     D

torrei le donne giovani e leggiadre:    C

le zop[p]e vecchi lasserei altrui.          D

Cecco Angiolieri (1260-1312 Siena)download

Schema metrico: ABBA,ABBA,CDE,DCD. Componimento poetico chiamato “sonetto” in quanto composto da due quartine e due terzine di versi endecasillabi.

 

Parafrasi: Se io fossi il fuoco brucerei il mondo, se io fossi il vento lo percuoterei, se io fossi acqua lo alluvionerei, se io fossi un Dio manderei il nostro Dio nell’inferno. Se io fossi un papa sarei allegro e felice perché chi è papa prende imbroglia tutti i cristiani. Se io fossi un imperatore farei bene questo lavoro perché darei ordine di tagliare la testa a tutti. Se io fossi la morte andrei a salutare mio padre, che è morto, se fossi vita non stare in inferno, ma allo stesso modo andrei a salutare mia madre in inferno. Se io fossi Cecco, come sono e sono stato, corteggerei le donne giovani e belle e lascerei quelle zoppe e vecchie agli altri.

Analisi del testo: In questo sonetto, Cecco Angiolieri ironizza su temi attuali e denuncia episodi vedi di truffa e disonestà. Accusa tutti, anche il papa e l’imperatore. Cita Dante, dicendo che se lui fosse la morte andrebbe nell’aldilà, ma non da vivo. Si prende beffa anche di tutti gli uomini e si vanta di essere attorniati di belle donne. Il tutto giustificato dalla scelta di uno stile, quello comico. Non sempre in tutti i tempi accettati.  Nella prima quartina il tema dominante è la voglia di distruggere tutto e sono elencati gli elementi: terra, fuoco, acqua, aria. Nella seconda quartina predomina lo stile critico e i protagonisti sono l’imperatore e il papa. Nella prima terzina vi sono gli affetti familiari ricondotti al padre e alla madre e nella seconda terzina il protagonista è l’amore verso le donne.

 

 

 

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