Perché questa crudeltà?

Perché questa crudeltà?

di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia

ciaoCiao papà,

qua i giorni scorrono

dietro il tempo che non si arresta.
Tutti i giorni raggiungo la tua lapide
l’unica cosa di tuo che posso ancora accarezzare.
E ogni giorno mi domando
perché questa crudeltà?
Perché un essere nasce,
un corpo cresce,
prova amore, passione, dolore
e poi si spegne!
Come una candela,
come un motore di un’auto in corsa.
Perché questa crudeltà?
Che senso ha vivere, per poi sparire.
Io ti porto i fiori,
perché non ti servono più cibo e abiti
e nemmeno quelle dannate medicine,
che curano un male e ne procurano un altro!
Ne hai prese troppe!
E io, gli ultimi giorni, non sapevo più
se quello che ti davo ti aiutava a vivere o a morire…
Che senso ha …
un’anima capace di vibrare di sentimenti e incapace poi, di parlare senza un corpo?
Che senso ha …
chiudere un uomo in una scatola e riporla sotto terra?
Perché questa crudeltà?
che si chiama ‘morte’, ma le si trovano sinonimi per non citarla troppo,
come se fosse rievocarla!
Come si fa a continuare un viaggio senza chi hai sempre avuto accanto?
Perché questa crudeltà?
Papà,
qua i giorni scorrono,
come la piena di un fiume
e il giorno in cui mi hai fatto l’ultima carezza si allontana sempre più!
E non chiamatela sorella!
quella danna morte
che separa e stralcia via i cuori!

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