La porta

La porta

di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia

La porta

th-1La porta ci attende sempre lungo il nostro cammino.
La porta è sempre aperta, per chi ha la fortuna di essere gradito,
ma molto spesso è solo sfruttato.
La porta è chiusa o addirittura sbattuta.
E puoi essere tu a farlo, oppure gli altri.
La porta può essere una soglia da varcare per un nuovo inizio.
La porta può chiudere dietro di sè un’infinità di vita.
La porta può anche essere qualcosa contro cui sbatti il muso
o dentro cui rimani incastrato.
La porta può servirti per metterti al sicuro impedendo ad altri di entrare.
La porta la puoi utilizzare anche nei tuoi rapporti personali,
perché ci sono ambiti in cui nessuno o pochi possono entrare.
La porta sempre aperta e sempre chiusa
non ci sarà mai per nessuno,
perché può anche capitare l’inaudito:
quello che non calcoli e che non immagini.
La porta è là, concreta e utilizzabile,
ma a tenerle le redini è sempre e solo l’imprevisto destino.
La porta,
quando eri piccolo aveva la maniglia troppo alta,
perché la vita non ti vedeva grande abbastanza per poterti assegnate così tanta responsabilità.
La porta da giovani è troppo sotto mano per essere presa in considerazione nella sua vera essenza
… e da anziani,
la porta ritorna ad allungare la sua maniglia,
perché, ormai, conosci troppo della vita e sai che ti attende la porta del silenzio,
quella che si varca solo alla fine del cammino
e tutto quello che attendevi da una vita non varcherà mai la tua soglia.
Ed inizierai ad amare ciò che hai avuto al di qua della porta.

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