Incubo o realtà?

di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia

 

Un caso di cronaca che sa di surreale: Acireale, in un bar un dramma da 20 centesimi.

20-centMolte volte nella realtà si varca quella soglia sottile di razionalità che confonde il reale con l’irreale e lo riveste di una successione di fatti, che si ingarbugliano tra di loro e da cui non è possibile uscirne se non con vie legali. Paolo e Patrizia sono i protagonisti della vicenda: marito e moglie, proprietari di un bar di Acireale. Tutto ha avuto inizio un pomeriggio, che poteva essere come tutti gli altri, ma in cui, invece, si è realizzato un dramma da cui non è stato facile uscirne. Se fossero ancora esistite le antiche rappresentazioni teatrali greche, con lo scopo di informare gli spettatori su argomenti di cronaca, questo caso sarebbe stato sicuramente oggetto di tragedia. La motivazione che ha innescato il tutto ha il valore di soli 20 centesimi, subito restituiti con tanto di scuse: Patrizia, quel giorno alla cassa, ha battuto per errore un calzone al posto di un cappuccino, ma ha subito rimediato restituendo i soldi e rettificando lo scontrino. Come è possibile che un errore, così banale, ed immediatamente rettificato abbia dato luogo a calunnie, minacce, pestaggi? Eppure, è successo, in una società in cui i problemi sono ben altri l’attenzione sembra concentrarsi su piccole insulsaggini per scatenare catastrofi. Spesso si vive come micce vaganti in attesa di far scoppiare tensioni e distruzioni, invece di cercare la serenità e di coltivare il benessere. In questa vicenda è stata utile ed indispensabile la telecamera di sicurezza del bar che ha ripreso tutta la vicenda, senza la quale sarebbe stata un vero enigma. Il caso, che vede coinvolti tre poliziotti, era stato archiviato dalla procura della repubblica di Catania, ma l’avvocato Giuseppe Lipera, difensore di Paolo e Patrizia, è insorto e la procura generale presso la Corte di Appello di Catania ha avocato a sé le indagini promuovendo l’azione penale, successivamente il GUP ha disposto il rinvio a giudizio di tutti i protagonisti loro malgrado. Nelle interviste video Paolo parla chiaramente di quanto accaduto, con sconforto e dolore: quello che secondo lui e secondo il buon senso di chiunque poteva essere risolta con una stretta di mano è divenuto un dramma che si è allargato a macchia d’olio, giorno dopo giorno. Adesso, ci sarà da attendere i prossimi mesi, o i prossimi anni, prima di poter conoscere il finale di una vicenda che sembra ricordare i duelli medievali scaturiti per strada, per una semplice precedenza di passaggio pedonale, o come in Romeo e Giulietta di William Shakespeare, vissuto da Mercuzio, o ancora come il triste passato di padre Cristoforo dei Promessi Sposi. Forse, a volte è meglio intestardirsi su qualcosa di costruttivo e non di distruttivo.

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