Emergenza giudiziaria: strategie del Giudice Sebastiano Neri raccontate a “Piazza Verga”

di Tiziana Mazzaglia @TMazzaglia

Il magistrato Sebastiano Neri, ex politico e sindaco, ospite alla trasmissione “Piazza Verga”, Salotto della Giustizia, condotta dall’avvocato Giuseppe Lipera.

 

Magistrato Sebastiano Neri.

Magistrato Sebastiano Neri.

Era il lontano 1910 quando si respirava un clima di rinnovamento, quando qualcuno si era accorto che in molte circostanze il passato ci inchioda e non permette di progredire facendo fronte alle nuove esigenze. Una situazione emblematica di quanto la giustizia di oggi necessita. La crisi in campo giudiziario è stata uno degli argomenti affrontati nella trentanovesima puntata di “Piazza Verga”. L’avvocato Giuseppe Lipera, che conduce questo salotto della giustizia, ha posto delle domande chiave a cui ha risposto il magistrato Sebastiano Neri: in modo fattivo rivelando con chiarezza, una situazione di stallo ancorata ad un passato che non tiene più le redini della nostra società, che ha paragonato ad una vecchia auto d’epoca a cui sono stati sostituiti i pezzi creando in essa una metamorfosi fisica e funzionale. Nelle sue parole si riconosce sia un imminente bisogno di rinnovamento sia un progetto ben delimitato. Dice, infatti: «Oggi c’è una crisi profonda della giustizia, perché abbiamo un’organizzazione giudiziaria obsoleta e mutuata ad una struttura del secolo scorso, quando oggi vi è esubero di contenziosi e si va avanti senza riuscire a gestire tutte le scadenze. Occorrono idee chiare e strategia: creerei uffici giudiziari su bacini di utenza, che vanno dai centomila ai duecentomila abitanti trovando, anche soluzioni per le città metropolitane, che superano questa soglia. Quindi, uffici con una composizione di organico, con la presenza della procura della repubblica con l’organico del tribunale, che consente l’espletamento delle funzioni monocratiche e di quelle collegiali e li riporterei più vicini ai cittadini. Non ripristinerei le preture, perché ormai è passato troppo tempo e bisognerebbe riabituare le persone all’ufficio di quel tipo che non è più attuale. Riporterei, invece, i tribunali più vicini ai cittadini, rivedrei alcuni concetti di colpevolezza, cioè dopo la condanna in primo grado passare all’espiazione di pena». Parole di rinnovamento che sembrano delineare un progetto ben chiaro, quasi architettonico o artistico, al livello del manifesto “Contro Venezia passatista” di Marinetti firmato nel 1910: in cui metteva nero su bianco tutto il suo disprezzo per la cultura del passato, solo teorica, spinto dal desiderio di innovazione, dallo stimolare nelle menti nuove idee e progetti senza “copiare dal passato”. Sostenevano, ancora i futuristi che ogni generazione ha bisogno di costruire la sua città su misura e questo stesso principio è stato trattato dal magistrato Neri in campo della giustizia. Altri temi tratti sono stati: l’abolizione delle Preture, le difficoltà riscontrate dai cittadini e quali sono i requisiti minimi necessari ad un magistrato.

Magistrato Sebastiano Neri e avvocato Giuseppe Lipera.

Magistrato Sebastiano Neri e avvocato Giuseppe Lipera.

 

 

 

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