Un buon giornalismo non urla: racconta!

Un buon giornalismo non urla: racconta!

di Tiziana Mazzaglia

Cos’è il giornalismo? Cos’è oggi il giornalismo? Come potrà essere il giornalismo di domani? Quali prospettive si intravedono? Che importanza ha l’ordine dei giornalisti nella vita del singolo giornalista? Le donne più ricordate nel giornalismo di ieri e di oggi.

In foto Oriana Fallaci

In foto Oriana Fallaci

Il giornalismo è un tema che riguarda non solo chi scrive, ma chi legge, chi ascolta, chi vive la società ogni giorno. È una macchina fotografica con l’obiettivo puntato tra le strade e non solo; è la voce del mondo tradotta in parole scritte e non solo; è il ponte tra i fatti e la coscienza collettiva; è la responsabilità, curiosità e ancora onestà; è anche un atto di amore verso la verità, e a volte un gesto di coraggio. Non manipola: interroga; non compiace: illumina. Oggi il giornalismo è in bilico tra: informazione veloce e superficiale (titoli acchiappa-clic) e inchieste profonde, veri atti di servizio. È sempre più frammentato, digitale, sfidato dai social, dove chiunque può “fare notizia”, anche senza metodo o verifica. Ma proprio per questo, il giornalismo vero è ancora più necessario: per distinguere il vero dal falso, per dare voce a chi non ce l’ha, per creare memoria, senso, visione. Il giornalismo è l’attività di raccolta, verifica, elaborazione e diffusione di informazioni rilevanti per l’opinione pubblica. È uno strumento essenziale per la tutela della democrazia, poiché fornisce ai cittadini gli strumenti per comprendere il mondo che li circonda e per esercitare consapevolmente i propri diritti.  Oltre alla mera trasmissione dei fatti, il giornalismo si fonda su valori come l’onestà intellettuale, la trasparenza, l’equilibrio e la responsabilità sociale. Nel panorama contemporaneo, il giornalismo si trova ad affrontare una profonda trasformazione. La diffusione dei social media e delle piattaforme digitali ha reso l’accesso alle informazioni più rapido, ma ha anche favorito la proliferazione di notizie false, contenuti non verificati e fenomeni di disinformazione. Il giornalismo di oggi si muove tra due tendenze contrapposte: da un lato, la pressione del mercato e la logica dei “click” spesso portano a una semplificazione e spettacolarizzazione dell’informazione; dall’altro, sopravvive e resiste un giornalismo di qualità, fatto di inchieste, approfondimenti e rigore metodologico. Come sarà il giornalismo di domani? Potrà evolversi in due direzioni: tecnologicamente spinto (intelligenza artificiale, realtà aumentata, narrazione immersiva); ma anche profondamente umano, perché ci sarà bisogno di fiducia, di autenticità e di sguardi etici in un mondo che a volte corre più veloce della verità. Giornalisti e lettrici avranno il potere di scegliere la qualità, sostenere la verità, premiare la profondità. Il giornalismo del futuro sarà inevitabilmente più integrato con la tecnologia: l’uso dell’intelligenza artificiale per l’analisi dei dati; la realtà aumentata per arricchire le narrazioni; e forme nuove di storytelling immersivo. Tuttavia, al centro del giornalismo dovrà restare la figura del giornalista come mediatore critico, etico e umano tra i fatti e il pubblico. In un mondo sempre più complesso, il bisogno di informazione affidabile e di analisi approfondita sarà ancora più sentito. Che ruolo ha l’Ordine dei Giornalisti? L’ Ordine è una tutela e un riferimento, almeno in teoria. Serve a: garantire deontologia (cioè etica professionale); dare riconoscimento e identità professionale; offrire strumenti di aggiornamento e difesa. Ma non sempre riesce a stare al passo con le sfide dell’informazione digitale e globale.  Il giornalista, oggi, deve saper camminare anche con le proprie gambe, oltre l’albo, ma senza dimenticare la dignità che rappresenta. L’Ordine dei Giornalisti, istituito con la legge n. 69 del 1963, ha il compito di regolare l’accesso alla professione, garantire l’osservanza della deontologia e promuovere la formazione continua dei professionisti iscritti.  Nella vita del singolo giornalista, l’Ordine rappresenta una tutela della professionalità, ma anche un riferimento etico e formativo. Tuttavia, il giornalismo moderno richiede anche un aggiornamento delle istituzioni tradizionali, affinché possano rispondere alle sfide del digitale e alle nuove forme di comunicazione e narrazione. In questa professione si sono cimentate, com molta professionalità parecchie donne, caparbie, empatiche, spietate e non solo. Ma quali sono le donne più ricordate nel giornalismo? Sicuramente la più ricordata e amata è Oriana Fallaci, una delle più grandi giornaliste italiane del Novecento. Celebre per le sue interviste a personaggi storici e per i reportage di guerra. È stata anche scrittrice e ha sempre unito passione, polemica e lucidità nel suo lavoro; Milena Gabanelli, giornalista d’inchiesta, storica conduttrice di “Report” su Rai 3. Ha affrontato temi scomodi e complessi, spesso legati alla politica, alla sanità, all’economia e alla legalità; Christiane Amanpour, giornalista e corrispondente internazionale per la CNN. Ha raccontato conflitti e crisi globali da tutto il mondo, con uno stile diretto e impegnato, diventando un punto di riferimento nel giornalismo estero; Ilaria Alpi, inviata del TG3, uccisa in Somalia nel 1994 mentre indagava su un traffico di armi e rifiuti tossici. Il suo nome è diventato simbolo del giornalismo coraggioso e dell’impegno per la verità; Lilli Gruber, ex inviata di guerra, conduttrice di “Otto e Mezzo” su La7. Conduce interviste politiche e dibattiti di attualità con uno stile incisivo e preparato. Tra le giornaliste italiane contemporanee si possono citare: Serena Bortone, conduce programmi di attualità e approfondimento su Rai con una voce empatica, equilibrata, attenta al sociale e alle dinamiche culturali; Concita De Gregorio, editorialista e scrittrice, ex direttrice de l’Unità che si  occupa molto di diritti delle donne, politica, cultura; Francesca Mannocchi, giornalista d’inchiesta e reporter di guerra, autrice di documentari e reportage su migrazioni, conflitti e crisi umanitarie; Angela Caponnetto, inviata di Rai News 24, specializzata in immigrazione e diritti umani, spesso in prima linea. Monica Maggioni, giornalista Rai, ex direttrice del TG1, attuale direttrice di Rai Approfondimento, nota per la sua lucidità e preparazione su temi internazionali. Tra le donne che si occupano di giornalismo internazionale: Maria Ressa (Filippine), Premio Nobel per la Pace 2021, combatte la disinformazione e difende la libertà di stampa; Rachel Maddow (USA), giornalista e conduttrice su MSNBC, famosa per il suo approccio critico e analitico alla politica americana; Lynsey Addario (USA), fotoreporter pluripremiata, documenta conflitti, donne, diritti umani.

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