di Tiziana Mazzaglia
Una flotta umanitaria, decine di imbarcazioni dirette verso Gaza per portare aiuti sotto embargo, è diventata il detonatore di una serie di proteste e scioperi in Italia. La cosiddetta Global Sumud Flotilla ha suscitato reazioni forti: da sostegno e mobilitazioni popolari a tensioni diplomatiche. Le navi della flotilla volevano sfidare il blocco navale imposto a Gaza per consegnare beni umanitari. Secondo le notizie, molte delle imbarcazioni sono state intercettate dalle forze israeliane in acque internazionali, provocando proteste in vari paesi. In Italia, la reazione non si è fatta attendere: i sindacati hanno proclamato uno sciopero generale per il 3 ottobre 2025 in segno di solidarietà. Da Nord a Sud, l’adesione alle manifestazioni è stata massiccia. A Milano, Roma, Napoli, Firenze, Pisa e Livorno si sono accesi presidi, blocchi ferroviari e cortei. In Toscana, Firenze ha visto migliaia sfilare per le vie centrali, e a Pisa la stazione è stata occupata. A Bologna si sono registrati momenti di tensione con le forze dell’ordine vicino alla stazione centrale. E in molti porti tornano all’attenzione i blocchi di navi considerate legate a traffico della guerra. Anche Pavia partecipa alla mobilitazione: per il 3 ottobre è previsto uno sciopero nel settore scolastico e universitario, con adesioni da parte di studenti e docenti solidali con la causa palestinese. In città si terrà un presidio simbolico davanti alla sede dell’Università e in Piazza della Vittoria. Il messaggio è chiaro: la protesta vuole denunciare non solo l’aggressione contro la flotilla, ma anche il protrarsi della crisi umanitaria a Gaza. La mobilitazione italiana è solo una parte del più ampio movimento globale che sta riportando l’attenzione sull’urgenza di una pace giusta in Medio Oriente. In un tempo in cui le guerre rischiano di diventare rumore di fondo, le piazze italiane devono ricordano che il silenzio non può essere complicità, ma non attraverso altre forme di violenza, una manifestazione per la pace deve essere pacifica.
L’immagine allegata è stata creata con l’Intelligenza Artificiale.
