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L’Europa: il nostro comune cantiere

di Tiziana Mazzaglia

di Tiziana Mazzaglia

Immagina un quartiere fatto da tanti appartamenti diversi, ognuno con le sue regole, i suoi problemi, la sua voce. E immaginiamo che questi appartamenti decidano di unirsi, non per diventare uguali, ma per costruire insieme ascensori, corridoi comuni, sicurezza, servizi che da soli sarebbero troppo costosi. Ecco, l’Unione Europea è qualcosa di simile: un “quartiere” nel quale gli stati membri cooperano su cose che vanno oltre i confini, dando forza alle idee comuni. Ma che cos’è l’Unione Europea? È un’organizzazione internazionale, nata dopo la Seconda guerra mondiale, per promuovere pace, cooperazione e integrazione economica tra gli stati europei. Attualmente ha ventisette Stati membri dopo l’uscita del Regno Unito). Ha ventiquattro lingue ufficiali, per rispettare le identità culturali diverse. Vent’anni fa, l’euro è diventato moneta comune in molti paesi dell’UE, facilitando i commerci e i viaggi. Quindi ora, dopo aver capito di cosa si tratta passiamo a chiarire cosa fa l’UE e perché conta anche per noi. Nel mercato unico: merci, servizi, persone, capitali possono muoversi tra gli Stati membri senza tante barriere, come se fossero “porta aperta”. Ha norme comuni per l’ambiente, la sicurezza alimentare, diritti dei consumatori. Per lo sviluppo regionale l’UE aiuta le regioni più “deboli” finanziando progetti infrastrutturali, sociali e green. Nei campi della ricerca, cultura ed educazione, programmi come Erasmus permettono agli studenti di studiare o fare esperienze all’estero con un sostegno europeo. Inoltre, affronta problemi collettivi: cambiamento climatico, migrazioni, pandemia. Tutti questi sono ambiti in cui un singolo stato può fare poco da solo. Oggi l’’UE rappresenta circa 5,5% della popolazione mondiale, ma 14,7% del PIL globale.

 

L’immagine allegata è stata creata con l’Intelligenza Artificiale.

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